Dichiara Andrea Bolla, Presidente e Amministratore delegato dell’azienda: «I traguardi importanti non si raggiungono da soli, ma con la forza e la determinazione di un gruppo unito».

Andrea Bolla

Energicamente uniti. È una coalizione a favore della ricerca scientifica quella sugellata da anni di collaborazione tra VIVI Energia e Fondazione Telethon. L’azienda bresciana, divenuta rapidamente una delle principali energy company italiane, con oltre 350.000 clienti, ha scelto da tempo di affiancare Telethon per dare forza e sostegno concreto alla grande sfida di garantire un futuro di benessere e cura ai tanti bambini, bambine e adulti che convivono quotidianamente, direttamente o indirettamente, con una malattia genetica. Una storia fatta di rispetto e conoscenza reciproca che è sfociata nella condivisione delle finalità di tanti progetti, primo fra tutti il programma Fuori dal Buio. E cosa di più luminoso dell’energia può guidare la ricerca verso i tanti traguardi terapeutici da raggiungere? Lo abbiamo chiesto a Andrea Bolla, Presidente e Amministratore delegato di VIVI Energia

Dottor Bolla, che bilancio può tracciare della collaborazione con Telethon?

«L’energia con cui Fondazione Telethon porta avanti i propri progetti consolida il nostro impegno e il nostro contributo verso una collaborazione sempre più intensa e di lunga durata. Non possiamo che tracciare un bilancio positivo dei risultati e delle iniziative messe in campo. Abbiamo visto una grande crescita in questi anni, grazie all’impegno della Fondazione nell’affrontare sfide sempre più importanti, promosse con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita dei bambini affetti da malattie rare e delle loro famiglie».

Avete scelto di proseguire nel sostegno al progetto “Fuori dal Buio”. L’Energia consente di oltrepassare la coltre di buio che spesso circonda le vite di chi deve confrontarsi con una malattia genetica. È questo il comune denominatore che vi lega a Telethon?

«“Fuori dal Buio” è oggi un’iniziativa sempre più strutturata, che ci ha permesso anche di fare squadra con i nostri clienti e dipendenti per dare ancora più voce alle malattie senza diagnosi. A legarci a questo progetto è soprattutto la consapevolezza dell’impegno che tutti, noi compresi, dobbiamo portare avanti con piccole azioni che possono contribuire a realizzare grandi iniziative. I traguardi importanti non si raggiungono da soli, ma con la forza e la determinazione di un gruppo unito. “Fuori dal Buio” è forse uno dei progetti più significativi che ci lega a Telethon, perseguito con l’obiettivo comune di migliorare la qualità della vita dei bambini con patologie rare e delle loro famiglie».

Energia vuol dire anche ricerca e innovazione, un altro tratto in comune che facilita il dialogo con la Fondazione.

«Non può esserci innovazione senza ricerca. Ma la nostra idea di innovazione è soprattutto quella che mette al centro le persone, verso la costruzione di un nuovo processo che renda anche l’energia più umana e accessibile a chiunque. Nella strada verso la digital transformation, le imprese devono essere luoghi dove l’innovazione si fa portavoce di questa evoluzione che abbraccia l’uomo, attraverso il dialogo con enti e Fondazioni e il supporto attivo per la realizzazione di iniziative in cui il digitale diventa un facilitatore anche nel quotidiano».

La vostra azienda ha intrapreso un importante percorso verso la sostenibilità interpellando, in prima battuta i dipendenti. Quanto contano le persone, e il loro benessere, per VIVI Energia?

«Le persone sono la prima fonte di energia della nostra azienda, il nostro motore. Il loro benessere e la qualità del rapporto vita-lavoro è da sempre una priorità per l’azienda. Con la pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità, che riguarda le attività di VIVI energia e VIVIesco, vogliamo guidare le scelte future e le azioni dei nostri dipendenti, ma anche clienti e fornitori, fornendo uno strumento che li aiuti a comprendere il presente e a pianificare il futuro. Per questo, come azienda, ci impegniamo a perseguire in modo concreto sei Sustainability Development Goals, ovvero sei obiettivi strategici volti ad ottimizzare i consumi, promuovere l’efficientamento energetico ed essere in grado di accompagnare le persone e le imprese verso l’attuazione della transizione ecologica».

Con lo stesso spirito avete coinvolto i dipendenti anche nelle iniziative di sostegno alla ricerca scientifica, come la Relay Milano Marathon. Qual è stata la risposta ricevuta e come pensate di estendere questa partecipazione?

«Abbiamo riscontrato un grande interesse verso l’iniziativa e una partecipazione attiva da parte dei nostri dipendenti. Questo per noi significa molto, è segno di una forte attenzione alla ricerca, ma anche della voglia di fare squadra attraverso iniziative sociali, di stimolo per tutta la comunità aziendale. E se il gioco di squadra è fondamentale in un ambiente di lavoro sano, lo è ancora di più quando si tratta di iniziative come quelle a supporto della ricerca scientifica».

Infine, se dovesse con un aggettivo definire la vostra collaborazione con Telethon quale sceglierebbe?

«La definirei una collaborazione sinergica, per il forte legame che ormai ci lega a Fondazione Telethon. Ma aggiungerei anche arricchente, per il valore che questo tipo di iniziative portano alle nostre persone e per l’impegno che mettiamo ogni giorno, da oltre quattro anni con il progetto Fuori dal Buio e da ancora prima con altre iniziative, nel sostenere la grande difficoltà delle famiglie e di questi ragazzi». 

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