Progetto “Fly with me Ama.le”: e anche un parco avventura diventa accessibile

La prima zip line accessibile è stata voluta e realizzata dall’Associazione Ama.le IQSEC2 APS, tra le Associazioni in rete di Fondazione Telethon.

Provare l’adrenalina di un volo sospeso a due metri di altezza da terra. Da questa estate è possibile anche per chi ha una disabilità motoria o una neurodivergenza, grazie al progetto “Fly with me Ama.le”, realizzato dall’Associazione Ama.le IQSEC2 APS, tra le Associazioni in rete di Fondazione Telethon.

All’interno del Prali Adventure Park, un parco avventura situato sulle montagne torinesi, l’associazione, da sempre molto attiva nel rendere fruibile a tutti la montagna, ha ideato e installato la prima zip line accessibile. Un’attrazione adrenalinica, che permette di volare, sorretti da un’imbracatura, da un albero ad un altro, provando per un istante cosa vuol dire fluttuare leggeri nell’aria.

«Il 28 giugno abbiamo inaugurato la prima postazione accessibile all’interno del Prali Adventure Park - racconta Mara Peyrot, Presidente dell’Associazione Ama.le IQSEC2 APS, che promuove la ricerca sulle mutazioni del gene Iqsec2 e sulla patologia che ne consegue -. Siamo riusciti a realizzare la zip line grazie al contributo economico ottenuto dalla vincita di un contest di Reale Mutua. Far fare il volo sospeso a chi ha una mobilità ridotta o una neurodivergenza in maniera standard presentava delle difficoltà oggettive sia nella salita che nella discesa. Ed era praticamente impossibile da fare se si era in carrozzina. Per questo abbiamo deciso di realizzare una zip line accessibile. La prima in tutta Italia».

Grande è stata l’emozione quel giorno, ma anche nei mesi successivi, di chi ha potuto provare per la prima volta un’attività, fino a quel momento preclusa. I parchi avventura, così come i parchi giochi, non sono di norma luoghi accessibili e questo spinge le famiglie che convivono con una disabilità a non frequentarli, a rinunciare a quei momenti di svago.

«Scoprire che ci sono associazioni che lavorano per rendere anche il momento del gioco inclusivo e accessibile è stato fantastico - racconta Elena, mamma di due bambine di 15 e 9 anni, entrambe con una malattia rara, che comporta una disabilità grave dal punto di vista motorio ed intellettivo -. Le nostre figlie dipendono sempre da noi, per questo è stato bello essere per una giornata spettatori, goderci le loro emozioni e la loro serenità senza essere parte integrante dell’attività. Ci siamo sentiti al pari delle altre famiglie che vanno nei parchi giochi, tranquilli nell’affidare le nostre figlie a personale qualificato».

Prima di inaugurare la zip line, l’associazione ha infatti formato gli operatori del Parco Avventura, con il contributo di Fondazione Mazzola e la collaborazione Centro Autismo Bum, per renderli pronti a lavorare con chi ha una disabilità. Una volta indossata l’imbracatura, i partecipanti hanno potuto fare il volo, salendo su una pedana in legno, costruita appositamente, e affidandosi all’operatore presente sull’albero di partenza e all'operatore pronto ad accoglierli sulla piattaforma di arrivo. Il volo, per chi ne ha bisogno, si può eseguire anche direttamente a bordo della carrozzina.

«L'esperienza sulla zip line per Edoardo e Mattia è stata davvero molto positiva - raccontano Andrea e Valentina, genitori di due bambini di 6 ed 8 anni, entrambi affetti da una malattia genetica degenerativa ultra rara appartenente al mondo delle leucodistrofie -. I nostri figli hanno provato il percorso prima seduti sulla sedia a rotelle, e successivamente utilizzando solamente l'imbracatura, ovviamente sempre assistiti dal personale molto attento dell'Adventure Park. Entrambi hanno vissuto i voli con grande felicità ed emozione, volendolo ripetere più volte, e chiedendoci di tornare al parco il prima possibile. Sono stati dei momenti davvero bellissimi, vedendo gli enormi sorrisi stampati sul volto dei nostri bimbi! Per pochi istanti, si sono sentiti davvero "liberi"».

L’Associazione Ama.le IQSEC2 APS ogni anno organizza Camp in montagna per far conoscere ai propri associati le bellezze naturali del territorio di Prali. La zip line accessibile è solo l’ultimo tassello di un percorso, che vuole rendere aperta a tutti la montagna.

«Ho ideato il progetto “Ama.re la montagna” e il sentiero accessibile “Prali  4All” proprio per far conoscere a tutti il territorio - conclude Peyrot -. Il nostro sentiero ha una cartellonistica sulla flora e sulla fauna locale in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, che va bene per chi ha una disabilità, ma anche per chi non parla bene la nostra lingua. Allo stesso modo l’accessibilità del sentiero lo rende perfetto per chi ha una mobilità ridotta, ma anche per i bambini sul passeggino o per gli anziani. Oltre alle camminate, sulle montagne organizziamo tante attività pensate per età e disabilità diverse, come pet therapy, giocomotricità, laboratori manuali, ma anche per i genitori, che possono intrattenersi mentre i figli sono impegnati con noi».

Visto il successo della prima zip line accessibile in tutta Italia, l'associazione è già a lavoro per proseguire il proprio intento di rendere la montagna realmente aperta a tutti: è già partito un progetto che permetterà di creare all’interno del Prali Adventure Park un intero percorso  accessibile, perché l’inclusione per essere reale deve essere possibile anche nei momenti di gioco e di socialità.

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