Fondazione AriSLA lancia il nuovo Bando per finanziare l’eccellenza della ricerca scientifica sulla SLA in Italia, rinnovando così anche nel 2018 il suo impegno a sostegno dei ricercatori che lavorano per individuare una cura per questa gravissima malattia, che riguarda nel nostro Paese circa 6000 persone. Si tratta dell’undicesimo Bando proposto da AriSLA - Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, che fino ad oggi ha investito oltre 11,4 milioni di euro in attività di ricerca, sostenendo 68 progetti e supportando il lavoro di oltre 260 ricercatori nella lotta quotidiana alla malattia.
Chi può partecipare al bando?
Possono partecipare al Bando i ricercatori di Università italiane e di Istituti di ricerca pubblici e privati non profit e possono entrare nella partnership, attraverso un co-finanziamento, anche aziende ed enti di ricerca stranieri.
Quali sono le novità nelle aree di finanziamento?
Il Bando AriSLA 2018 prevede la possibilità di presentare solo “Full grant”, ovvero progetti che sviluppano ambiti di studio promettenti e fondati su un solido background, caratterizzati da dati preliminari coerenti con la nuova proposta di ricerca e che propongono approcci multidisciplinari e ad elevato potenziale di traduzione nella pratica clinica. L’invito è quello di presentare proposte nell’ambito della Ricerca di Base e Traslazionale.
Qual è la durata e il budget dei progetti?
Al Bando 2018 è possibile presentare progetti di una durata compresa tra i 12 e i 36 mesi e richiedere un finanziamento fino ad un massimo di 240.000 euro.
Qual è la modalità di partecipazione?
Le proposte potranno essere presentate dal 19 marzo 2018 al 20 aprile 2018, attraverso la piattaforma online accessibile sul sito www.arisla.org.
Qual è il processo di valutazione?
Anche per questa Call 2018 AriSLA affida il processo di selezione delle proposte ad una commissione scientifica, composta da un panel di esperti internazionali che valuteranno i lavori in forma anonima ed indipendente, in un processo che prevede più livelli di selezione, così da assicurare trasparenza, oggettività e valorizzazione del merito scientifico. La conclusione del processo di valutazione è prevista entro la fine del 2018.