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Ruolo di VPS37D nelle alterazioni morfologiche e funzionali neuronali nella syndrome di Williams Beuren

  • 1 Anno
  • 47.205€ Totale Fondi

Questo progetto è stato finanziato grazie al Bando Congiunto Fondazione Cariplo e Fondazione Telethon 2025.


La sindrome di Williams-Beuren (WBS) è una malattia rara causata dalla perdita di una piccola porzione di DNA. Nonostante le ridotte dimensioni di questa delezione, il suo effetto sugli individui affetti è problematico. Le persone con WBS presentano infatti numerose alterazioni, tra cui problemi cardiovascolari (una delle principali cause di morte precoce), anomalie del sistema gastrointestinale e deficit neurologici.

Il cervello degli individui con WBS ha attirato l’attenzione dei neuroscienziati, poiché queste persone mostrano la cosiddetta personalità da “cocktail party”, caratterizzata da un comportamento eccessivamente amichevole e socievole. Se da un lato questo tratto può essere percepito come positivo, dall’altro può mascherare importanti problemi neurologici. Questi includono disturbi del comportamento, ritardo dello sviluppo e riduzione delle funzioni cognitive. Inoltre, è noto che gli individui con WBS presentano un cervello di dimensioni ridotte e neuroni—le principali cellule nervose—più piccoli o atrofici. Ciò suggerisce che alterazioni anatomiche e cellulari possano contribuire, almeno in parte, ai deficit neurologici osservati nella WBS.

L’utilizzo di topi geneticamente modificati, che replicano i tratti genetici, fisiologici e comportamentali della sindrome, ha permesso di estendere la nostra comprensione dei geni che vengono persi nella WBS. Tra questi figura VPS37D, un gene implicato nella regolazione della membrana cellulare dei neuroni, elemento fondamentale che determina la forma e le dimensioni di queste cellule. Tuttavia, non sappiamo ancora quale sia il ruolo specifico di VPS37D nella WBS, né conosciamo quale sia la sua precisa funzione fisiologica.

L’obiettivo del nostro progetto è dimostrare che reintroducendo VPS37D nei modelli animali di WBS sarà possibile correggere almeno alcune delle alterazioni presenti nel cervello dei topi mutanti. Questo rappresenterebbe un importante passo avanti nella comprensione della patofisiologia di questa sindrome.

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