• 7 Progetti di Ricerca Finanziati
  • 3 Ricercatori
  • 1.893.752€ Finanziamento totale

Cos'è e come si manifesta la mucopolisaccaridosi di tipo 6? 

Detta anche malattia di Maroteaux-Lamy, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 è caratterizzata dall’accumulo nei lisosomi (organuli cellulari deputati alla degradazione di varie molecole) di una sostanza chiamata dermatansolfato. Esordisce in genere durante l’infanzia, con manifestazione a carico di tre strutture principali dell'organismo: lo scheletro (deformità scheletriche e bassa statura); gli occhi (opacità corneale); il cuore (inspessimento di alcune valvole). A differenza di altre mucopolisaccaridosi, non colpisce il sistema nervoso centrale, per cui le persone affette non hanno ritardo mentale.

Come si trasmette la mucopolisaccaridosi di tipo 6? 

La mucopolisaccaridosi di tipo 6 è causata da mutazioni del gene codificante per l’enzima arilsulfatasi-B,  che è normalmente responsabile della degradazione del dermatansolfato all’interno dei lisosomi. La malattia si trasmette con modalità autosomica recessiva: i genitori sono portatori sani della mutazione, mentre ciascun figlio della coppia ha il 25% di probabilità di essere malato.

Come avviene la diagnosi per la mucopolisaccaridosi di tipo 6? 

La diagnosi si basa sull’osservazione clinica e sul dosaggio dell'enzima all'interno di alcune cellule del paziente (in particolare cellule del sangue e della pelle). È possibile la diagnosi genetica, con ricerca di mutazioni nel gene coinvolto.  

Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per la mucopolisaccaridosi di tipo 6? 

Da alcuni anni è disponibile la terapia enzimatica sostitutiva, che consiste nell’infusione periodica dell’enzima arisulfatasi-B prodotto attraverso tecniche di ingegneria genetica. L’infusione viene effettuata in day-hospital con una frequenza variabile da una volta ogni due settimane a una volta ogni mese. L’Istituto Telethon di genetica e medicina di Napoli ha messo a punto un protocollo di terapia genica per questa malattia, che rispetto alla terapia enzimatica avrebbe il vantaggio di essere meno invasiva (non andrebbe fatta ogni settimana) e soprattutto permetterebbe di raggiungere organi che al momento non sono ben raggiunti, come ad esempio l’osso. L'obiettivo della terapia genica è fornire al paziente il gene corretto per ripristinare la funzione dell'enzima ed evitare così l'accumulo di sostanze tossiche che determinano danni agli organi. La terapia genica avviene attraverso una singola infusione in una vena periferica del farmaco, ovvero un virus trattato in laboratorio per eliminare gli effetti dannosi e conservarne la capacità di trasferire geni. Le cellule del fegato che ricevono il gene corretto diventano una fabbrica per la produzione e secrezione dell'enzima, che viene poi captato dagli altri organi. Lo studio clinico si svolge presso il Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali sezione di Pediatria dell’AOU “Federico II” di Napoli e prevede il coinvolgimento di pazienti sia italiani che stranieri di età superiore ai 4 anni: i primi pazienti arruolabili, che hanno quindi effettuato una sorta di pre-screening, provengono dall'Italia, dall'Olanda e dalla Turchia. Ulteriori pazienti potranno candidarsi o attraverso i centri sperimentali coinvolti nello studio, o attraverso le associazioni o contattando direttamente lo staff del Tigem coinvolto nello studio. Il primo paziente è stato trattato nel 2017.

Ultimo aggiornamento

01.01.18

Pazienti

Il mondo di Sofia

Il sorriso di Sofia è quello di tutti i bambini che dalla ricerca possono ricevere il dono più grande: un futuro.

Leggi la storia

Fai una donazione online

Tipo di
Donazione
Frequenza
Importo

Hai bisogno di aiuto?

Per maggiori informazioni, contatta la nostra segreteria donatori: 06 440151.

I benefici fiscali

Puoi dedurre la tua donazione in fase di dichiarazione di redditi. Scopri come.

Come usiamo i fondi raccolti?

Ci teniamo alla trasparenza, per questo rendiamo disponibile a tutti il nostro bilancio di missione. Sfoglialo subito.

Sostienici con il Cuore

A Natale scegli un dono dolcissimo: il Cuore di cioccolato disponibile nei tre gusti squisiti al latte, fondente e la novità al cioccolato bianco.

Sostienici con il Cuore

Scegli un regalo che cambia tante storie.

A Natale regala le emozioni più belle della vita a chi ami e a molti bambini rari.

Scegli un regalo che cambia tante storie.

Altri modi per donare

Sms solidale al 45510

Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. È possibile donare anche chiamando da telefono fisso TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, e Tiscali (5 o 10 euro); TWT, Convergenze e Postemobile (5 euro).

Carta di credito

I possessori di carte Visa, MasterCard e American Express possono fare la loro donazione sia online che al numero 06 44015418 oppure al numero verde 800 11 33 77 da telefono fisso dal 1° al 31 dicembre (02 34989500 dai cellulari e dall’estero).

In Posta

È possibile donare con un bollettino o un bonifico postale
intestato alla Fondazione Telethon su:

CC postale
8792470

In Banca

Tutto l’anno è possibile donare in qualsiasi istituto di credito o bancario sui conti correnti di Fondazione Telethon:

Per i privati

IT68X0100503215000000011730


Per le Aziende

IT12P0100503215000000011968

I clienti Bnl possono donare anche attraverso
tutti gli sportelli ATM sul territorio.

In criptovalute

Novità! Quest’anno puoi sostenerci anche con una donazione in criptovalute. Scopri come

Il tuo browser non è più supportato da Microsoft, esegui l'upgrade a Microsoft Edge per visualizzare il sito.